Località, CantoneSan Carlo, TI
Coord. staz. a valle683.890/140.440 ; 1052 m.s.M
Coord. staz. intermedia683.467/141.580 ; 1480 m.s.M
Coord. staz. a monte682.506/144.105 ; 1905 m.s.M
ClassificazioneNazionale
Sopralluogo22.07.2009 tb
Inventario23.11.2010 zk

GestoreOfficine idroelettriche della Maggia
FabbricanteHabegger
sito Internethttp://www.ofima.ch

Anno di costruzione1964
Prima messa in esercizio1964
Trasformazioni1972; 2001; 2005
sostegno, cabina

Situazione

Descrizione dell'impianto

Nella primavera del 1949, il Gran Consiglio del Cantone Ticino ha accordato la concessione per lo sfruttamento delle acque della Maggia e dei suoi affluenti fino al Lago Maggiore. Lo stesso anno sono state costituite le Officine idroelettriche della Maggia OFIMA SA per l’utilizzazione delle forze idriche del comprensorio all’ingresso della Maggia e la produzione di energia elettrica. Il complesso idroelettrico è stato realizzato in due tappe. Negli anni dal 1950 al 1955 è stata portata a compimento la prima tappa di costruzione Maggia 1 comprendente il lago artificiale del Sambuco e le centrali idroelettriche di Peccia, Cavergno e Verbano. Negli anni 1960 è seguita la tappa Maggia 2 con i bacini di accumulazione Lago di Cavagnöö e Lago del Narèt, i bacini di compenso Lago di Robiei e Lago del Zött nonché la centrale di Bavona. In gran parte sotterranei, gli impianti si sviluppano per oltre 60 km. Il dislivello di quasi 2'220 m tra il bacino d’accumulazione del Gries a quota 2'386 m s. m. e il Lago Maggiore a quota 193 m s. m., è il salto più elevato utilizzato da una serie di grandi impianti di accumulazione in Svizzera. Nelle centrali di Altstafel, Robiei e Bavona vengono utilizzate le acque della parte alta, una zona alpina di circa 70 km2 dove si trovano tra l’altro anche le captazioni d’acqua della Val Aegina, della Val Bedretto e dell’Alta Bavona. Il villaggio di San Carlo, in fondo alla Val Bavona (Comune di Cevio), nelle cui vicinanze si trova la centrale in caverna Bavona, è raggiungibile mediante una strada di montagna. Quattro funivie nei dintorni del villaggio assicurano l’accesso a settori dell’impianto dell’OFIMA difficilmente raggiungibili. La teleferica per il trasporto di carichi pesanti della Habegger realizzata nel 1964 nel quadro della seconda tappa di costruzione per il trasporto in cantiere del materiale, raggiunge a partire da uno stretto spiazzo presso Sgrüscia a nordest di San Carlo a quota 1'052 m s. m., l’Alpe Robiei a 1'905 m s. m. Il tracciato dell’impianto su un terreno assai difficile, misura ben 4 km e termina a circa 200 m a Ovest della diga del Lago di Robiei. La linea diritta, in gran parte in prossimità del versante, si estende da San Carlo in direzione nord-ovest seguendo nella tratta inferiore sulla sinistra il corso della Bavona per salire quindi al Sabbione di Dentro, attraversare il maggengo di Campo sul fondovalle e la Bavona, proseguire per circa 900 m lungo il fianco destro della valle e superare gli ultimi 1'200 m mantenendosi di nuovo sulla sinistra del torrente di montagna con un’ultima campata addirittura in leggera contropendenza. Il tracciato della funivia a va e vieni a doppia via di corsa viene superato con sette immensi sostegni di linea a traliccio accuratamente realizzati: i sostegni posizionati sul pendio sono di forma asimmetrica, gli altri a portale; presso il quarto pilone è allestita una stazione intermedia. I due veicoli che si muovono lungo due funi portanti, provengono da due diverse fasi: la barella, circolante sulla via di corsa a sinistra risale integralmente, salvo la piattaforma (2001), al 1964; il veicolo sulla via di corsa a destra, il cui carrello è munito di freni a ganasce, è stato completamente rinnovato nel quadro del rilascio della concessione come impianto di trasporto pubblico per persone nel 1972 e dotato di una cabina per 120 persone. Il doppio argano collocato nella stazione a monte è composto, con l’impiego dei riduttori originali, anche da una coppia di motori di 2 x 400 kW risalenti, come pure il comando, al 2005. L’equipaggiamento frenante era già stato rinnovato nel 1999. Le funi portanti e traenti sono messe in tensione mediante contrappesi: il dispositivo di tensione delle funi portanti ubicato nella stazione a monte è munito di una carrelliera; la messa in tensione della fune traente è effettuata nella stazione a valle. L’edificio che ospita la stazione a valle risulta, in seguito alle ristrette condizioni topografiche, relativamente compatto; la stazione a monte è un edificio combinato con la stazione a valle della successiva sezione dell’impianto di trasporto a fune (TI-BIG-2). Gli edifici delle stazioni sono opere in calcestruzzo con una struttura razionale di notevole impatto espressivo sotto un tetto a uno spiovente, le cui proporzioni e articolazioni delle pareti laterali evocano ancora il linguaggio formale degli anni ‘50. Fa parte inoltre degli elementi visibili dell’impianto di Robiei, il rimarchevole e originale edificio in calcestruzzo a sei, rispettivamente sette, piani su base ottagonale concepito un tempo come alloggio per i tecnici e gli operai e ora utilizzato anche come albergo.


Valutazione complessiva

La funivia San Carlo-Robiei delle Officine idroelettiche della Maggia, una combinazione di funivia per il trasporto di persone e di carichi pesanti, è una delle più famose funivie di centrali elettriche della Habegger di Thun, che in particolare verso la metà degli anni 60 ha raggiunto fama mondiale nel settore degli impianti di trasporto a fune ad elevate prestazioni grazie anche a imponenti impianti come la funivia a va e vieni del Crap Sogn Gion (71.109). Con una lunghezza del tracciato di più di 4 km e una portata di carico utile di 13400 kg, la funivia a va e vieni di Robiei, il cui principio, la linea e i componenti costitutivi come i sostegni, i componenti e le opere costruttive delle stazioni, i riduttori e le sospensioni del carico risalgono ancora all’epoca della costruzione, è a tutt’oggi una delle più imponenti teleferiche in Svizzera. Il suo impegnativo tracciato in un ambiente difficile d’alta montagna è da considerare un’opera d’alta ingegneria e, dal punto di vista della tecnica di trasporto a fune, è altresì impressionante la rispettabile età dell’impianto di oltre 45 anni. La funivia costituisce con l’impianto di trasporto a fune aziendale Robiei –Cavagnoli (TI-BIG-2), anch’esso della Habegger ma più recente di un anno, un’unità ed è di notevole rilevanza d’esercizio nell’esteso complesso delle Officine idroelettriche della Maggia. La funivia è aperta al pubblico dal 1972 e ha pertanto anche una considerevole importanza turistica.


Valutazione

Concetto
Idea di collegamento (visione)eccellentePer la costruzione della diga del Lago di Robiei, principale via d’accesso al complesso degli impianti idroelettrici (bacini) e ad altri impianti di trasporto a fune; sezione di teleferica, quindi di nuovo strada (impianto idroelettrico sull’altopiano); mezzo di trasporto per turbine ecc. dell’intero impianto.
Tracciato: progettazione, attuazioneeccellenteTracciato in prossimità del versante; in parete rocciosa; in parte anche in virtù di vincoli oggettivi (altri impianti a fune); un solo pilone convenzionale su complessivamente sette sostegni di linea; punto di partenza da stretto terrazzo; condizioni molto limitate ed estreme.
Tecnica dell’impianto di trasporto a fune
Costruzione tecnica particolare o tipica, esecuzione, soluzione, materialieccellente(Oggi) tutto ridondante (doppio); dimensioni titaniche; scarpe d’appoggio molto specifiche e sostegni realizzati su misura (asimmetrici); argano gigantesco; una corsia con cabina e una con barella e quindi due tipi diversi di sospensione; sospensione della cabina passeggeri vistosamente allungata; trazione con uno dei più potenti motori impiegati in Svizzera presso impianti di trasporto a fune e messa in tensione delle funi portanti (contrappeso) nella stazione a monte; messa in tensione della fune traente mediante contrappeso nella stazione a valle.
Importanza dal punto di vista della tecnica degli impianti di trasporto a fune: principio, fabbricanteeccellenteOpera unica di dimensioni e complessità estreme; esecuzione speciale; impianto rappresentativo della società di costruzioni d’impianti a fune Habegger di Thun; va considerata, in relazione a questa funivia per il trasporto di carichi pesanti e in riferimento al contesto dell’impianto idroelettrico, altresì la sezione superiore (TI-BIG-2), anch’essa prodotta dalla Habegger.
Edilizia e genio civile: costruzioni della linea, edifici
Opere d’ingegneriaeccellenteCostruzione molto impegnativa dei sostegni di linea; per pressoché ognuno di essi, una soluzione specifica.
Architetturamolto buonoIn virtù delle condizioni topografiche, segnatamente a valle, stazioni relativamente compatte con guida interna di convogliamento delle cabine ribaltabile; architettura in calcestruzzo funzionale ed espressiva tipica dell’epoca; la forma del corpo costruttivo è definita sostanzialmente dalla funzione (tipologia edilizia); gli edifici delle stazioni, i sostegni, l’albergo e la diga sono le sole opere costruttive visibili (in superficie) dell’immenso impianto idroelettrico; la stazione a monte di questa sezione costituisce un’unità con la stazione a valle della sezione superiore (TI-BIG-2).
Costruzione architettonica particolare o tipica, esecuzione, soluzione, materialimolto buonoCalcestruzzo, tetti spioventi con copertura di lamiera; pareti laterali degli “edifici di testa” con articolazione omogenea; stazione a monte combinata con la stazione a valle della funivia aerea successiva (TI-BIG-2): due volumi eretti congiunti da una costruzione di collegamento più bassa.
Importanza a livello di tipologia ediliziaeccellenteEdifici come componenti essenziali dell’impianto risalenti all’epoca della costruzione e solo minimamente trasformati.
Autenticità: eredità materiale e ideale
Entità e qualità dei componenti originaribuonoPrincipio di base mantenuto e componenti costitutivi conservati (sostegni di linea, tracciato, carrelli e sospensioni, dimensioni).
Qualità delle trasformazionimolto buonoParte delle trasformazioni e delle modifiche effettuati in occasione della conversione in funivia turistica (carrello originale e vecchia cabina di trasporto dell’impianto superiore riutilizzati).
Integrità funzionaleeccellenteIn esercizio come impianto a fune della centrale elettrica e turistico.
Storia culturale
Persone, imprese, istituzioni eccellenteConsorzio Officine idroelettriche della Maggia SA (altre istituzioni partecipanti: Cantone TI, NOK, Baden, BKW, Città di Zurigo, EW Basilea…); progetto d’importanza nazionale.
Economia, turismo, trasporti, militareeccellenteComponente essenziale degli impianti delle Officine Idroelettriche della Maggia OFIMA SA (seconda tappa); spettacolare regione escursionistica (cima del Basodino; Passo Cristallina); zona protetta Valle Bavona.
Situazione territoriale
Rispetto del paesaggio, dell’ambiente naturale, del contesto urbanomolto buonoIn una fessura di valle molto stretta; zona protetta Valle Bavona: insediamenti e paesaggio; paesaggio antropico di grande interesse e fascino.
Infrastruttura
Infrastruttura turistica/d’eserciziobuonoAlbergo Robiei: già alloggio per i tecnici e gli operai dell’impianto idroelettrico; oggi a uso prevalentemente turistico.
Rete dei trasportibuonoStrada d’accesso attraverso la Valle Bavona, autopostale.

Allegato 1: Dati tecnici

Percorso

Immagini
Scopo dell'impiantoServizio turistico, Servizio privato / servizio d'impresa
Lunghezza inclinata4039 m
Dislivello853 m
Portata massima1314 m
Distanza dal suolo massima163 m
Pendenza massima; media445 o/oo; 218 o/oo
Sostegni di linea, numeroImmagini7
Sostegno di linea, tipo di costruzione; formaCapriata in metallo; Sostegno di linea portico
Sostegno di linea, nome del costruttore1964; Habegger

Edifici

Nome della stazione a valle; Stazione a valle tipo di costruzioneImmagini1964; San Carlo; Costruzione massiccia (calcestruzzo/muratura)
Nome della stazione intermediaria1964; Pilone 4
Nome della stazione a monte; Stazione a monte tipo di costruzioneImmaginiRobiei; Costruzione massiccia (calcestruzzo/muratura)

Funi

Fune portante, tipoFune completamente chiusa d'un solo pezzo
Fune portante, numero/via; diametro2; 60 / 47 mm
Fune traente, numero; diametro1; 50.5 mm
Contra-fune, numero; diametro1; 37 mm

Trazione

Immagini
Stazione motricenella stazione a monte
Motore, nome del costruttoreImmagini2005; ABB
Argano, tipo; Potenza del motoreMotore trifase con convertitore frequenza; 2x400 kW
Cambio, nome del costruttoreImmagini1964; Wülfel

Freni

Freno di servizio1999; Freni a disco
Freno di sicurezzaImmagini1999; Freni a disco
Freni del carrello1972; Freni del carrello tramite carrello di frenaggio indipendente a monte ed a valle del carrello

Attrezzature meccaniche

Dispositivo di tensione del fune portanteImmaginiContrappeso (stazione a monte)
Carrelliera (fune portante)Immagini
Dispositivo di tensione del fune traenteContrappeso (stazione a valle)
Rampa d'accesso mobile, stazione a valleno
Rampa d'accesso mobile, stazione a monteno
Sostegni di linea con zone d'imbarco e d'uscitàPasserella scorrevole

Apparecchiature elettriche

Comando, nome del costruttore2005; SISAG
Ripetitore2005; Digitale
Impianto di telesorveglianza, nome del costruttore2005; SISAG
Modo di regimeControllato nella sala di controllo, Telecomandato dall'agente di scorta
Sistema di telecomunicazioneTelefono, Radio, Video

Veicoli

Immagini
Numero di veicoli2
Persone per veicolo0/120
Carichi utili; Veicolo, peso a vuoto13400/9300 kg; 12300/6300 kg
Cabine, nome del costruttoreImmagini2001/1972; Habegger/Habegger
Cabine, lunghezza; larghezza; altezza7940/6970 mm; 4100/3900 mm; 5900/ mm
Porte a serraggio automaticono
Sospensione, nome del costruttore; tipoImmagini1964; Habegger; Capriata in metallo, Profilati di acciaio
Carrello, nome del costruttoreImmagini1964/1972; Habegger
Fissazione della fune traenteTesta fusa

Performance di trasporto

Velocità di marcia massima; Durata del tragitto5 m/s; 16 min.
Capacità di trasporto, persone; trasporto annuale240 pers./h; 19000 pers./an
Personale di servizio2 pers.

Allegato 2: Riferimenti

Bundesinventare
-BLNObjekt-Nr.: 1808 Val Bavona
Quellen
-Maggia Kraftwerke AG (Hg.): 25 Jahre MKW, 1975
Literatur
-Kaech, A.: Die Wasserkräfte des Maggiatales. Beschreibung des Konzessionsprojektes vom Januar 1949, in: Schweizerische Bauzeitung SBZ, Vol.67 (1949)
-MKW - Weiterausbau der Maggia Kraftwerke, Locarno: Stampa Offset Tipo Bassi, 1967
-Graeser, Jean-Emile: Die elektromechanische Ausrüstung der Kavernenzentrale Robiei, in: Schweizerische Bauzeitung, Vol.88 (1970), Abb. p. 222
-Maggia Kraftwerke AG (Hg.): 25 Jahre MKW, 1975
-Friedrich, R.: Nachdenken in und über Robiei. Kraftwerk zwischen "Wildnis" und Schutzzone, in: NZZ, 24.07.2003, p. 15
-Maggia Kraftwerke AG, Version vom 11.11.2010, URL: http://www.ofima.ch/de/index.php?option=com_content&task=view&id=7&Itemid=5
-Das dichte Kraftwerknetz, Version vom 11.11.2010, URL: http://www.ofima.ch/de/index.php?option=com_content&task=view&id=11&Itemid=12
-Produktionsverfahren und Struktur der Anlagen, Version vom 11.11.2010, URL: http://www.ofima.ch/de/index.php?option=com_content&task=view&id=20&Itemid=26
e-docs
-http://wanderland.myswitzerland.com/de/orte_detail.cfm?id=315423  
-http://www.robiei.ch/de/index.php?option=com_content&task=view&id=43&Itemid=47  
-http://www.stahlseil.ch/gallery/main.php?g2_itemId=112857  
-http://www.robiei.ch/  
-http://www.remontees-mecaniques.net/bdd/reportage-522.html  

Allegato 3: Anno di costruzione dei componenti

Grafico degli anni

Allegato 4: Relazioni

FabbricanteHabeggerHabegger Maschinenfabrik (Seilbahntechnik)
Impianto prossimoTI-BIG-1StBSan Carlo, Bignasco
Prossimo sezioneTI-BIG-2P-050Robiei - Cortino / "Cavagnoli", Bignasco
Impianto parallelo TI-BIG-3P-010San Carlo - Robiei 1.5 to, Bignasco
Impianto prossimoTI-BIG-4P-008San Carlo - Sevinera, Bignasco

Allegato 5: Una selezione di immagini

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